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Cronaca

Torre Annunziata. Laboratorio per confezionare stupefacenti in auto: arrestati due ragazzi

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Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno svolto un servizio finalizzato alla repressione dei reati inerenti il traffico ed il consumo degli stupefacenti, disposto dal Comando Provinciale di Napoli e concentrato nell’area del centro storico oplontino e di Pompei.

A Pompei, i militari della locale Stazione, durante le operazioni di pattugliamento, hanno notato un’autovettura sospetta in sosta in una strada a fondo chiuso, al confine con il comune di Torre Annunziata: a bordo due persone.

Alla vista dell’auto dei militari, il conducente ha avviato il motore ma è stato subito raggiunto e controllato dai carabinieri, che hanno perquisito il veicolo e rinvenuto una busta contenente 120 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per confezionare le dosi per lo spaccio al dettaglio.

Gli occupanti della vettura, colti in flagranza proprio mentre stavano predisponendo lo stupefacente per la vendita, sono stati arrestati e tradotti presso le case circondariali di Napoli Poggioreale e Pozzuoli. Si tratta di un uomo di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine e di una 18enne.

A Torre Annunziata, i militari della Stazione e della Sezione Radiomobile hanno perlustrato l’area del centro storico, controllando molte persone e veicoli.

In via Cuparella, un 26enne è stato trovato in possesso di una dose di hashish e di una di marijuana. In piazza Cesaro è stata controllata una 27enne, sorpresa con una dose di hashish.

In piazza Imbriani è stato invece controllato un 48enne, trovato in possesso di una dose di marijuana.

Nell’ambito di una serie di posti di controllo effettuati all’interno del “Rione Penniniello”, infine, è stato controllato un 43enne, trovato in possesso di una dose di cocaina.

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Cronaca

SANT’ANTIMO. Voti e Camorra. Condannati i fratelli dell’ex Senatore Cesaro e l’Ing. Claudio Valentino

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SANT’ANTIMO – Nella giornata di ieri, i giudici della terza sezione penale del tribunale di Napoli hanno emesso 21 condanne di colpevolezza nel processo per accordi politico mafiosi al comune di Sant’Antimo, con al centro anche le figure di Antimo, Aniello e Raffaele Cesaro, fratello dell’ex senatore di Forza Italia, Luigi Cesaro, noto alla storia come Giggin ‘a purpett.

Antimo Cesaro è stato condannato a 11 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato, mentre Aniello e Raffaele Cesaro hanno ricevuto una condanna a 10 anni e 6 mesi di reclusione per concorso esterno.

Condannato anche il dirigente comunale, originario di Casagiove e attivo in passato anche nei comuni di Villa Literno e Orta di Atella, Claudio Valentino.

L’ingegnere casertano, ritenuto l’interfaccia del clan Puca nell’Ufficio Tecnico di Sant’Antimo era imputato per il reato di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso.

Valentino è stato condannato a 13 anni.

Assolto, invece, Corrado Chiariello, ex candidato sindaco a Sant’Antimo.

le condanne:

Pasquale Puca: 5 anni e 6 mesi; Luigi Abbate: 5 anni e 6 mesi; Cesario Bortone: 13 anni e otto mesi; Nello Cappuccio: 11 anni e 5 mesi; Francesco De Lorenzo: 16 anni e sette mesi; Raffaele Di Lorenzo: 8 anni e 7 mesi;
Francesco

Di Spirito: 10 anni e 5 mesi; Raffaele Femiano: 11 anni e 10 mesi; Ferdinando Pedata: 4 anni; Camillo Petito: 15 anni e 2 mesi; Lorenzo Puca: 13 anni e 6 mesi; Luigi Puca (classe 1962): 11 anni; Luigi Puca, classe 1995: 11 anni e 6 mesi; Alessandro Ranucci: 9 anni e 3 mesi; Filippo Ronga: 13 anni e 8 mesi; Agostino Russo: 15 anni e 9 mesi;
Francesco Scarano: 13 anni e 4 mesi.

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Cronaca

Barra, 46enne perde la vita dopo forte esplosione nel suo garage

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All’ora di pranzo, in un garage di via Cupa Vicinale Bolino, nel quartiere Barra, è stata registrata una forte esplosione.
A 20 metri dal locale, a quanto pare sbalzato per l’esplosione, c’era il corpo senza vita del proprietario, Vincenzo Roselli,  napoletano, classe 1977.

Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia Poggioreale coordinati dalla procura di Napoli per ricostruire la dinamica dell’evento

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Caivano

Stupro di Caivano, chiesti 12 e 11 anni per i due maggiorenni del branco

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12 anni e 11 anni e 4 mesi di reclusione per i due maggiorenni ritenuti coinvolti nelle violenze sessuali subite due cuginette di 12 e 10 anni di Caivano.
E’ quanto richiesto dalla Procura di Napoli Nord, avanzata oggi dal Pubblico Ministero, Giuseppe Vitolo, al termine della requisitoria nella quale è stato evidenziato soprattutto l’aspetto umano e sociale del comune dell’hinterland caivanese in cui l’assenza dello Stato è evidente, secondo quanto sottolineato proprio dal pm.

Per il Sostituto Procuratore di Napoli Nord il personaggio perno delle violenze sarebbe stato il 18enne Pasquale Mosca, per il quale ha richiesto 12 anni di carcere perché non sussistenti le attenuanti generiche; 11 anni e 4 mesi è – invece – la richiesta formulata per Giuseppe Varriale, 19enne.

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